QUARTA MISSIONE – 8 NOVEMBRE 2010/8 FEBBRAIO 2011:
La
quarta
missione,
più
che
mai,
ci
ha
fatto
gioire
e
soffrire,
ma
torniamo
soddisfatti,
con
il
cuore
sempre
più
colmo
di
emozioni,
e
soprattutto
felici
di
aver
continuato
il
progetto
nonostante
le
mille
difficoltà
ed
il
rischio
di
un’imminente
guerra
civile.
Già
dalle
prime
settimane
di
permanenza
in
Costa
d’Avorio,
a
causa
delle
tensioni
politiche
che
sono
seguite
alle
elezioni
presidenziali
del
mese
di
novembre,
si
è
prospettata
una
situazione
molto
complicata,
tesa
e
delicata,
che
ha
messo
a
rischio
l’intera
missione
e
ci
ha
fatto
temere
per
la
buona
riuscita
del
progetto.
A
causa
della
sete
di
potere
e
degli
interessi
internazionali,
purtroppo,
per
la
Costa
d’Avorio
è
iniziato
un
nuovo
periodo
di
crisi.
Dopo
una
guerra
civile
durata
quasi
dieci
anni,
il
paese
si
stava
pian
piano
risollevando,
lasciando
alle
spalle
quel
bruttissimo
ricordo.
Ma
i
risultati
delle
elezioni
hanno
nuovamente
interrotto
il
cammino
verso
la
pace.
Per
giorni
e
giorni
le
frontiere
sono
state
chiuse
Tutto
ciò
ha
frenato
l’economia
ed
ha
causato
aumenti
generali
dei
prezzi,
creandoci
difficoltà
sia
nel
reperire
i
materiali
per
i
lavori
che
acquistarli
a
prezzi
sostenibili.
L’Ambasciata
italiana
ad
Abidjan
ci
contattava
spesso
invitandoci
continuamente
a
rientrare.
Abbiamo
temuto
per
il
progetto
ma
nonostante
tutto
ce
l’abbiamo
fatta
.Tra
tante
difficoltà
e
continui
imprevisti
siamo
riusciti
a
completare
altri
due
alloggi
per
gli
insegnanti
della
scuola,
e
ad
acquistare
il
terreno
su
cui
abbiamo
iniziato
la
costruzione
della
Casa
del
Missionario,
riuscendo
a
terminare
per
intero
fondamenta
e
mura
portanti.
La
scuola
è
stata
già
l’anno
scorso
formalmente
riconosciuta
dallo
Stato,
tant’è
che
quest’anno
è
già
stato
inviato
il
primo
insegnante
dipendente
e
retribuito
dal
Governo, che vive con l’intera famiglia in uno degli alloggi da noi costruiti nel villaggio Scerie.
L’Associazione
sta
invece
continuando,
come
gli
scorsi
anni,
a
retribuire
le
altre
due
maestre
di
sostegno,
in
parte
con
i
fondi
dell’Associazione
stessa
ed
in
parte
con
quelli
del
fondo
cassa
creato
con
le
quote
di
iscrizione
dei
bambini.
Dal
prossimo anno in tutte le classi della scuola ci saranno insegnanti ministeriali, dipendenti e retribuiti dallo Stato.
Purtroppo,
però,
al
di
là
della
sempre
maggiore
crescita
del
nostro
progetto,
che
ci
dà
forza
e
speranza,
quello
che
più
ci
angoscia e ci preoccupa è il futuro di tanta povera gente che ha già sofferto abbastanza per le troppe guerre passate.
Ma
noi,
con
la
speranza
che
si
apra
un
cammino
di
pace
per
quel
popolo
sfortunato,
continueremo
i
nostri
progetti
nelle
missioni
future,
senza
mai
rinunciare
a
sognare
ed
a
lottare
per
un
mondo
migliore,
perché
questo
è
il
nostro
credo:
certi
-
come siamo - che ogni sogno che vale la pena di avere è un sogno per cui vale la pena combattere.
“Sogna e sarei libero nello spirito, lotta e sarai libero nella vita” (Ernesto
Che Guevara).
Grazie a tutti. Antonio Oppedisano
Gallery Quarta
Missione/2
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